Mazurca Figurata

“Mazurca figurata” (acrilico su tela 180 x 60 cm).

L’opera si presenta come uno spazio vuoto in cui vengono segnati i passi della mazurka, danza di coppia di origine polacca con ritmo ternario. Codificati visivamente e trasposti sulla tela, questi ripropongono i ritmi del ballo ricreando il senso di festa e di danza senza che vi siano presenti ballerini o movimento. La grafia è estremamente standardizzata grazie alle orme stampigliare dei difficili passi del ballo. Un senso di assenza pervade l’opera, non vi sono personaggi, ma è l’anima del ballo che componendo geometrie si propone sintetizzare un codice segreto, una mappa fatta di simboli da seguire per ricomporre l’esperienza di una danza. Leggi tutto “Mazurca Figurata”

How I feel?

“How I feel?” (installazione, acrilico e matite su carta intelaiata su pannello di legno 100 x 100 cm e smartphone).

L’opera è un’installazione che nasce con l’idea di discutere la relazione tra linguaggio del corpo ed emozioni e l’interpretazione di tali emozioni da parte di un’intelligenza artificiale (AI).

Sempre più connesso alla sfera di un iper-mondo digitale l’uomo è portato a ridurre al minimo i momenti confidenziali in cui è solito riflettere sul senso intimo delle proprie reazioni emotive. Vive, spesso senza accorgersi, un radicale cambiamento del rapporto tra la sfera del sociale e quella del personale che sta acquistando l’aspetto di una cesura tra le due dimensioni.

In un futuro distopico non troppo lontano si inseriscono le AI che stanno affinano gli studi circa questo rapporto tra la sfera interna e quella esterna di un individuo: queste lavorano sul fenomeno visibile del legame interno-esterno cercando di leggere e decifrare le espressioni delle persone attraverso tecnologie avanzate e calcoli matematici che potenzialmente possono corrispondere a determinati stati emotivi. Leggi tutto “How I feel?”

Nature is home

“Nature is home” (installazione, tecnica mista su struttura in legno, 121 x 52 x9 cm)

Nature is Home è un’opera che nasce dall’idea di occupare uno spazio fisico per mezzo di una trama simbolica. La decorazione dell’oggetto, in questo caso un vecchio cassetto, è un esempio utile ad esprimere la strada di sperimentazione che negli ultimi anni ho intrapreso: occupare luoghi fisici per mezzo di riflessioni estetiche che portano a far partecipare la comunità.

L’opera si presenta come una scatola che contiene due spazi, la metafora della chiusura ricorda la nuova ecologia della mente che l’umanità ha dovuto apprendere durante questo periodo e propone una riflessione su due spazi ideali: uno metafora della natura esterna, armonica; l’altro metafora dell’umanità sconnessa e nervosa. Le trame geometriche della decorazione ricordano questi due approcci alla vita e sono accompagnati da una considerazione ulteriore, realizzata attraverso l’applicazione di viti a gancio al cui interno scorre un elastico di plastica riciclata grazie al quale i due ambienti si connettono.

Natura e umanità sono legate da uno stesso filo che di base può essere sempre composto e riequilibrato secondo modalità differenti: in questo caso per motivi logistici e di presentazione Nature is Home si presenta con una trama di filo già organizzata, realizzata seguendo un disegno studiato dall’artista; tuttavia nelle mie opere il mio intento è quello di coinvolgere nell’esperienza estetica le persone che potrebbero, secondo la propria creatività, tessere orditi personali cambiando la disposizione e realizzando scenari sempre nuovi. Leggi tutto “Nature is home”

Integrazione degli opposti

“Integrazione degli opposti” (39 x 19 cm tecnica mista su legno).

Da bambina mi divertivo ad indovinare il disegno nascosto nell’intreccio di puntini numerati, con il tempo ho imparato che saper unire i puntini, cioè mettere in relazione elementi apparentemente slegati è all’origine del processo creativo, come dire che l’opera è già sotto i nostri occhi anche se non si è venuta alla luce.
In quest’opera aperta, manipolando gli stessi fili colorati e utilizzando gli stessi punti di raccordo, gli spettatori sono liberi di unire i puntini come meglio credono.

Indicazione consigliata?

“DIREZIONE CONSIGLIATA?” (30X13 cm tecnica mista su legno)

Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?” chiese.
La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”
“Non lo so”, rispose Alice.
“Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza”.

Quando non sai bene che direzione prendere escono fuori opere come “DIREZIONE CONSIGLIATA?” (30X13 cm tecnica mista su legno), aperta a successive manipolazioni da parte dello spettatore.

Dedicata a chi ha smarrito la via, a chi ha il coraggio di cambiare strada e pure a chi ha le idee così chiare sulla direzione giusta da intraprendere da indicarla con sicurezza anche agli altri…